Un pomeriggio al Planetario

Il compleanno di Tommaso è stata una bella occasione per conoscere il Museo di Scienze Planetarie di Prato.

I bambini sono stati accolti con un video sulla nascita dei pianeti, in una pioggia di asteroidi e meteoriti in puro stile “Star Wars”, per proseguire con l’osservazione dei pianeti di forme e dimensioni diverse.

A conclusione del bel pomeriggio il laboratorio sui fossili con un ricordo di questa bella giornata!

Tutte le  info QUI.

Planetario

Museo di Scienze PlanetariePlanetario

I pianeti

Fossili

 

 

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Filippo Lippi

Il Palazzo Pretorio di Prato riapre, dopo più di 10 anni di restauri, per ospitare la mostra di Filippo Lippi.

Nelle sale del Palazzo sono esposte opere del Quattrocento, arrivate da ogni parte del mondo, dei principali esponenti del rinascimento che, attraverso la loro arte, aiutarono la nostra città ad uscire dal provincialismo che allora la caratterizzava e a crearsi una propria identità culturale: Donatello, autore del pulpito della cattedrale di S. Stefano, Paolo Uccello, cui si deve la decorazione della Cappella dell’Assunta – e del quale nella mostra ritroviamo “San Giorgio e il drago”- Filippo Lippi, la cui opera intera è caratterizzata da soavità e dolcezza rispetto alla razionalità prospettica del tempo, come ben testimonia la pala con “la morte di San Girolamo”.

“Da Donatello a Lippi Officina Pratese”
Prato, Museo Civico, Palazzo Pretorio
13 settembre 2013 – 13 gennaio 2014

Inoltre, fino al 15 dicembre, al piano terra del Palazzo Pretorio, sarà presente “Hyper-portraits. Il mondo di Andrea Martinelli”, installazioni video interattive che ripercorrono virtualmente la recente mostra presentata agli Uffizi, cui il grande disegnatore contemporaneo ha donato il proprio autoritratto “La Bocca”.

La Bocca-martinelli

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Vintage

Si è conclusa ieri “Vintage”, la mostra ospitata dal Museo del Tessuto di Prato, in collaborazione con A.N.G.E.L.O  Vintage Archive.

La mostra illustra l’evoluzione del concetto da “indumento usato” a quello odierno più affascinante di “vintage” o “second hand”.

Tra i primi ad adottare la pratica del riciclaggio proprio i cenciaioli pratesi che, nel dopo guerra, smistavano pazientemente cumuli di abiti e tessuti provenienti principalmente dagli Stati Uniti, selezionando i migliori per riutilizzarli nella fabbricazione di nuovi tessuti.

Nelle sale del museo si racconta, attraverso gli abiti, il passaggio dal semplice riutilizzo di un capo al collezionismo vintage di abiti dell’alta moda, in un arco di tempo che va dagli anni Cinquanta e Sessanta, con Chanel, Christian Dior, Pucci, Balenciaga, Cardin, fino agli anni Ottanta e Novanta con Valentino, YSL, Miyake e ai marchi più recenti che inseriscono nelle loro collezioni capi cui viene dato sapientemente un aspetto vissuto.

It ended yesterday, “Vintage”, the exhibition hosted by the Textile Museum of Prato, in cooperation with ANGELO Vintage Archive.

The exhibition illustrates the evolution of the concept of “used clothing” to today’s most fascinating of “vintage” or “second hand”.
Among the first to adopt the practice of recycling ragmen from Prato, after the war, sorted patiently piles of clothes and fabrics sourced mainly from the United States, selecting the best for re-use in the manufacture of new tissues.
In the halls of the museum tells, through the clothes, the transition from the simple reuse of a item to collecting vintage clothes high fashion, over a period of time ranging from the Fifties and Sixties, with Chanel, Christian Dior, Pucci, Balenciaga, Cardin, until the Eighties and Nineties with Valentino, YSL, Miyake and latest brands that include in their collections items who are given carefully a used look.

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